In un soleggiato sabato pomeriggio, prossimo alla primavera, siamo stati ricevuti gentilmente Lorenzo, uno dei tre soci fondatori dell’odierno Birrificio Hibu.
Quest’anno si festeggiano i 10 anni dalla nascita del birrificio, ma prima di intraprendere questo grande progetto, oggi realtà di successo anche all’estero, Lorenzo e Raimondo, provenienti dal mondo dell’informatica, insieme a Tommaso, hanno avuto diverse esperienze insieme.
Nascono nel 2007 come Beer Firm presso altri birrifici; nel 2010 acquistano il proprio impianto a Cornate d’Adda e da lì nel 2011 si trasferiscono a Bernareggio, dove rimangono per quattro anni fino ad arrivare all’odierna sede di Burago Molgora.
La produzione del birrificio é aumentata dai 25.000 litri nel 2010 a 4.000 ettolitri nel 2016 per crescere ulteriormente nel 2017. Dal 2015 il gruppo Hibu vanta un totale di dodici dipendenti di cui sette in birrificio, quattro in birreria e una ricercatrice attraverso cui il birrificio collabora con l’Università di Parma.
Il progetto, che ha la durata di tre anni, interamente sovvenzionato dai tre soci, si propone di cercare i luppoli lombardi autoctoni per trovare la “birra km 0” dall’aroma proprio. In realtà, non basta analizzare il territorio, perché alcuni luppoli che si trovano in zona potrebbero avere origini lontane ed essersi adattate e ciò inficerebbe i risultati della ricerca, quindi indagare su tutti i luppoli presenti costituisce un dovizioso ed affascinante studio storico-agricolo.
All’inizio del ‘900 in Italia i birrifici erano numerosi, soprattutto in Emilia Romagna, ma una forte tassazione sulla birra, sopraggiunta nel 1930, ha fatto chiudere i battenti ai piccoli produttori che abbandonarono così le coltivazioni di luppolo alla crescita selvatica, facendolo diffondere rapidamente. Infatti, questa pianta, essenziale sia per il processo di conservazione della birra, sia per la carica aromatica che conferisce, cresce di ben cinque metri nei quattro mesi che vanno da aprile a settembre ed il suo bulbo ha una vita tra i dieci e i venticinque anni.
Dal 2015 il Birrificio Hibu si é costituito in Società Agricola e possiede, oltre ai 20 ettari di terreno nelle vicinanze , anche 20 ettari in Basilicata, data anche la vicinanza della malteria di Menfi. Circa il 70% dei malti impiegati per produrre le birre Hibu, provengono da queste due zone, mentre il restante 30%, arriva dall’estero. Oltre al malto d’orzo, viene prodotto per la produzione delle Waiss anche il malto di frumento la cui fermentazione conferisce alla birra il caratteristico “velo”previsto dal disciplinare.
La vastissima gamma delle birre Hibu si suddivide in quattro categorie: “Le Perenni”, dieci birre disponibili tutto l’anno (Koln, Entropia, Gotha, Vaitrà, Trhibù, Queen of Hearts, ‘Ndo Waiss, Eil, Stout Calm e Mood), “Le Stagionali”, sei birre divise tra autunnali (Tribeca, Zatec e Horatio Nelson) e primaverili (Avanti March, Uaterlo e Dama Bianca), “Le Fugaci”, 6 birre stagionali rivisitate ogni anno (Nessy, Foxie, Mango li cani, la nuovissima Beerliner, Dama Nera e Rararauch) la cui produzione é a cadenza bimestrale e per finire “Le Speciali”, dedicate a momenti importanti come la Pasqua (Jib), il Natale (I hop((e)) is Noel) e il Decimo Anniversario del Birrificio Hibu (Ten Years After), disponibile solo in lattine da 33 ml.
Anche se ogni stile ha il suo mix di luppoli, malti e lieviti, alcune birre hanno stili misti, come Entropia, Vaitrà e Thribù che sono più luppolate al contrario delle Stagionali dove i lieviti ricoprono un’importanza maggiore, tipica nelle birre in “stile belga” e nelle Waiss dove conferiscono sentore di banana.
La clientela del Birrificio Hibu non é costituita esclusivamente dagli assidui frequentatori della birreria Hibu on Tap, bensì anche da un vasto pubblico rappresentato da altre birrerie, beer shops, supermercati, distributori in diverse regioni italiane (Veneto, Piemonte, Liguria, Lazio, Calabria e Sicilia), grande distribuzione. Ma le birre Hibu oggi le possiamo trovare anche all’estero, in Gran Bretagna e Finlandia. Sorprendente il progetto realizzato in Danimarca, a Copenaghen, con “Il Locale“, prima birreria ufficiale Hibu con sede estera.
Gli instancabili ragazzi del Birrificio Hibu sono presenti anche in molti eventi in Europa e in Italia (Olbia, Veneto e Piemonte) e dal 12 al 14 maggio, in occasione del decimo anniversario della nascita del Birrificio Hibu hanno organizzato un evento celebrativo presso la sede di Burago Molgora, durante il quale oltre la birra a fiumi e la musica dal vivo, ci potremo saziare con gustosissime cibarie provenienti dallo street food e i bambini saranno liberi di saltere fino allo sfinimento sui gonfiabili.
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